IL BENE GIURIDICO TUTELATO DALLA LEGGE N. 7 DEL 2006

IL BENE GIURIDICO TUTELATO DALLA LEGGE N. 7 DEL 2006

Come viene confermato dalla legge n. 7 del  2006, si deve ritenere che il bene giuridico tutelato dai nuovi reati sia costituito, in primo luogo dall’integrità fisica. Il diritto della donna alla propria integrità fisica viene riconosciuto dall’art.  2 della Costituzione Italiana che considera la salute come un bene
giuridico fondamentale, nella specie si tratta delle salute psico-sessuale della donna.
In secondo luogo viene tutelato la dignità personale, elevata a diritto inviolabile dall’art. 2 della costituzione ed inoltre il diritto a non essere vittima di discriminazione in base al sesso (art. 3 Cost. ).
Poiché la MGF al di là delle varie motivazioni socio-culturali che la caratterizzano, è anche uno strumento di controllo esterno da parte della società e del maschio sul corpo e sulla sessualità della donna, e la loro criminalizzazione vale anche a tutelare la dignità personale.
Il nostro legislatore individua le mutilazioni illecite soltanto in quelle afferenti agli organi genitali esterni, costituite proprio dalle mutilazioni degli organi genitali esterni.
Lo scopo della norma è rivolto a tutelare la donna dal controllo esterno sull’esercizio della sua sessualità e non a incidere sulla sua capacità di procreare. Del resto, è abbastanza chiaro il fatto che l’intenzione della legge sia stato quello di proteggere i beni giuridici come l’integrità fisica e la salute psico-sessuale della donna.
In base ai dati forniti dall’OMS va sottolineato, che le MGF e massimamente in caso di infibulazione producono riduzione della sensibilità sessuale e altre disfunzioni sessuali, oltre l’esperienza di ansia, terrore e senso di umiliazione e di tradimento, nonché ulteriori lesioni a livello psicologico.  
Non si può lasciare fuori tra i beni giuridici offesi dalle MGF, la dignità della donna ed occorre sottolineare, che qualsiasi mutilazione genitale femminile costituisce un atto di violenza contro le donne equivalente alla violazione dei suoi diritti fondamentali.